Pianificazione Fiscale
Scopri come la giusta pianificazione fiscale può aiutarti a risparmiare ed a impiegare queste risorse sul tuo “core Business”. La Finalità della pianificazione fiscale è quella di conoscere la norma, saperla interpretare, analizzare le circolari ministeriali che rappresentano l’opinione dell’Amministrazione e utilizzare le sentenze che derivano dal contenzioso tra il contribuente e l’Amministrazione Finanziaria per trarre vantaggio dai casi già disciplinati. In questo modo si può avere un’opinione differente rispetto a quella dell’Amministrazione Finanziaria ma valida per una corretta pianificazione fiscale.
L’amministrazione finanziaria, in questo gioco delle parti, può essere considerata come “Controparte”, infatti, il suo obiettivo è garantire un gettito all’erario. Quindi di fronte alla stessa norma il contribuente cercherà di dare un significato in modo tale da diminuire il carico fiscale, viceversa l’Amministrazione finanziaria leggerà la norma in modo tale da aumentare il carico fiscale. Quindi quando leggiamo le circolari ministeriali bisogna considerare che l’Amministrazione le interpreta si in modo corretto, ma più restrittivo e a “danno” del contribuente.
La pianificazione fiscale ci pone di fronte a due alternative legittime, quindi scegliere l’alternativa meno onerosa sotto il profilo fiscale per il contribuente non è scorretto o illegittimo se si considerano e si interpretano correttamente le varie possibilità offerte dal legislatore. È evidente che bisogna conoscere la norma e le alternative in maniera esaustiva per non incorrere in equivoci con il fisco. E’ importante ricordare che “pianificazione fiscale” non significa né evasione fiscale né elusione fiscale.
Per una corretta gestione aziendale le scelte delle azioni correttive devono basarsi su determinate informazioni molto importanti, che vanno dalle poste di bilancio al riporto delle perdite, fino alla tassazione della società e dei soci. In questo modo si avrà un controllo di gestione completo, vale a dire un sistema operativo finalizzato a guidare la gestione verso il conseguimento di determinati obiettivi stabiliti in fase di pianificazione operativa. Nel controllo di gestione, mediante la misurazione di determinati indicatori, viene rilevato lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti. Una valida pianificazione fiscale, molto utile anche per la contabilità, consente di calcolare preventivamente le imposte (correnti, anticipate, differite ed acconti), verificando così la congruità dei ricavi con gli studi di settore. Si possono gestire più simulazioni, tenendo sotto controllo l’impatto fiscale nel corso dell’anno e confrontando le diverse soluzioni per scegliere la gestione fiscale meno onerosa per il bilancio della società. La pianificazione consente di:
- Effettuare più simulazioni durante l’anno con proiezione per l’intero esercizio;
- Elaborare la simulazione in tempo reale direttamente dalla gestione contabile e per tutti i regimi;
- Elaborare la simulazione per le imprese ordinarie direttamente dalla gestione del bilancio;
- Acquisire i dati dalla dichiarazione dell’anno precedente;
- Derivare automaticamente i dati dal bilancio o dalla contabilità;
- Riportare in bilancio le rettifiche relative alle imposte.
Contenzioso Tributario
Non seguire una corretta e monitorata pianificazione fiscale può portare al contenzioso con il fisco per il quale ci sono innumerevoli strade da seguire per contrastare un provvedimento irrorato dalla pubblica amministrazione.
Il contenzioso Tributario è un procedimento giurisdizionale che ha ad oggetto le controversie di natura tributaria tra il contribuente e l’amministrazione finanziaria. Oggetto del processo sono gli atti amministrativi dell’amministrazione finanziaria, impugnati dal contribuente. È noto che l’amministrazione può emettere atti vincolanti per il contribuente, se non tempestivamente impugnati, senza dover ricorrere all’autorità giudiziaria. Il contenzioso tributario può instaurarsi solo a seguito dell’impugnazione di uno degli atti tassativamente prescritti dall’articolo 19 del decreto legislativo n. 546/1992. Il procedimento Tributario ha un suo iter complesso e consta di diverse fasi processuali che portano a dirimere la controversia.
Negli anni si è intensificato l’uso di strumenti per ridurre la lungaggine dei procedimenti tributari e proporre accordi transattivi tra il contribuente e l’impresa. in molti casi questi strumenti sono consigliati laddove la lite penda sfavorevolmente sul contribuente o non ci sia ragionevole certezza della sentenza.
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